Dai Quaderni di Campagna 2025…

Ciao amici, come avete potuto notare da qualche anno il concetto di “rete” è diventato centrale all’interno del nostro progetto. Tutto è partito da una nostra volontà di spingerci verso un percorso di aggregazione di piccole realtà produttive del nostro territorio, di dare loro una prospettiva alternativa, di farle sentire parte attiva di NaturalMente Contadini.
Il nostro obiettivo non è quello certamente di cambiare il mondo, troppo insignificanti per esserlo, ma almeno, nel nostro piccolo, cerchiamo di ridare un pò di dignità sia a noi produttori che a quella piccola terra che lavoriamo con tanta fatica e passione, ma anche a voi consumatori, che da tanto tempo ci sostenete accogliendo nelle vostre tavole i nostri frutti, che profumano di genuinità e tradizione.

Abbiamo sperimentato una volontà aggregativa dal basso che ci ha permesso di scoprirne in modo diretto le sue potenzialità: vi ricordate del giardino di Carmelo che ci ha permesso di conoscerci e di stringere con la maggior parte di voi questo sempre più radicato rapporto di fiducia e apprezzamento?

 

 

Ecco, quel meraviglioso agrumeto alle pendici dell’Etna, negli ultimi 3 anni ha dovuto affrontare delle difficoltà dovute all’approvvigionamento idrico, alle condizioni meteorologiche e a malattie virali che sono inaspettatamente sopraggiunte.Ad oggi di quell’agrumeto resta ben poco; quel rigoglio di foglie e fiori nei mesi primaverili che ci piaceva mostrarvi nelle nostre stories e nelle nostre newsletter stagionali, oggi non splende affatto come un tempo.

 

Sono stati anni particolarmente difficili questi, e non vi nascondiamo che stavano mettendo a repentaglio il prosieguo stesso dell’avventura di Carmelo come produttore e di NaturalMente Contadini. Da qui però parte una storia di resilienza e caparbietà che vogliamo raccontarvi con la trasparenza che ci ha sempre contraddistinto. Appoggiandosi alla rete di NaturalMente Contadini, Carmelo ha condiviso le sue problematiche, e grazie anche ai suggerimenti ricevuti dagli altri produttori della zona, ha messo in piedi un piano di intervento strutturale  per riprendere quanto andato perduto in questo brutto periodo e riportare il suo giardino allo splendore che tutti noi abbiamo conosciuto. Il piano è fatto e man mano che verrà messo in atto lo condivideremo con molto piacere con tutti i nostri sostenitori.
La rete dei produttori è stato un tassello fondamentale in questa circostanza, in primo luogo perché ha permesso a Carmelo di non essere solo nel capire cosa stesse succedendo, nel pensare a come reagire e nell’effettuare le scelte giuste per la ripartenza, in secondo luogo ha permesso a NaturalMente Contadini di essere presente con i suoi sostenitori ad ogni stagione di raccolta, senza far mancare il frutto principe del nostro progetto che è l’Arancia Rossa dell’Etna.

Permetteteci quindi di ringraziare i nostri amici produttori, e nello specifico Nicolas ed Elisa  che sostengono la nostra rete con i loro profumatissimi limoni.

E poi c’è Orazio, l’anima più giovane della rete e produttore di agrumi e ulivi e che quest’anno ha già iniziato il processo di ringiovanimento del suo agrumeto.

 

 

 

Così come Gaetano e Francesco che, oltre ad essere produttori agrumicoli, hanno contribuito maggiormente immettendo nella rete il loro piccolo magazzino di lavorazione, sfuggito per poco al fallimento dovuto sempre a quelle logiche di mercato che da sempre rifiutiamo, e con essi tanti altri produttori del luogo, conosciuti da poco e con i quali stiamo stringendo relazioni di collaborazione.
Tutti, con non poca fatica, stanno permettendo di tenere in piedi la rete di NaturalMente Contadini cercando di sostenere e portare avanti la mission che ci siamo dati fin dal primo giorno.
E l’altra rete?… Quella dei sostenitori, ovvero quella che rappresentate voi? Beh, voi avete avuto un ruolo di fondamentale importanza, perché, in un periodo in cui tutto sembra remare contro chi vuole fare impresa nel settore agricolo, ed in cui tutti gli indicatori sembrano consigliare ai piccoli proprietari che la scelta migliore è cedere le loro terre alle grandi aziende, l’appartenenza di Carmelo e del suo giardino a questo progetto fa leva proprio sul vostro sostegno.

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